Posts written by Grozoth

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    ranu per il costo avevo pensato di utilizzare delle tecniche apposite, cosi posso utilizzare la spada sia con attacchi semplici che con le onde d'urto. Comunque si il tutto è basato sul chakra, effettivamente non l ho specificato nella descrizione. Immetto chakra anche non elementale nella spada e "squarcio" l'aria tramite esso per formare questi fendenti. Che dite?
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    Nome: Spada della Croce Oscura
    Tipo: Spada da una mano e mezza
    Descrizione: La Spada della Croce Nera è un'arma che può essere utilizzata sia come uno spadone a due mani, sia come una semplice katana ad una mano. Si adatta perfettamente a qualsiasi tipologia e stile di combattimento, grazie soprattutto alla leggerezza, nonostante le dimensioni, e all'elsa la quale risulta comoda impugnata sia ad una mano che a due mani. La sua lama è corvina, con la punta discendente verso un lato, che risulta essere quello dotato di un maggior capacità di taglio. L'elsa è dotata di un rivestimento di seta bianca e sfocia in un pomolo intarsiato da una lucente pietra preziosa simile ad uno zaffiro; mentre la parte superiore è completamente intagliata da altre pietre preziose come rubini, smeraldi e zaffiri finemente ricamati su una lastra d'oro. La lama è lunga circa un metro e venti, mentre la parte dell'elsa è di circa ottanta centimentri. Il metallo della lama è costituito da una lega misteriosa, chiamata mithril che rende la Spada estremamente tagliente, ma leggera al tempo stesso donando al possessore la possibilità di essere maneggiata con estrema fluidità e armonia.
    Storia vuole che tale spada rientri nelle cosidette "Saijo Owazamono", ovvero le "Spade di Eccellente Fattura", insieme ad altre undici perdute ormai nel mondo e la cui locazione non è conosciuta da nessuno tutt'ora. Essa si dice fosse appartenuta ad uno dei più temibili pirati dell'era antica, noto come lo Spadaccino migliore del mondo. Da allora è stata l'unica Owazamono a essere stata protetta e custodita da una venerabile famiglia del Paese delle Nuvole, oramai estinta, quando i membri del Clan Uchiha, nell'attuale epoca, riuscirono, al termine di una guerra a portare come trofeo la famigerata e misteriosa "Croce Nera".

    Poi posto un particolare stile di combattimento, anche se vorrei sapere se sia possibile utilizzarlo o meno:

    Nome:Arte del Taglio del Vuoto
    Descrizione: Stile di combattimento basato su una grande maestria con la propria lama e che deriva da una serie di allenamenti mirati a irrobustire particolari fibre del tessuto muscolare specializzate nello sviluppo della velocità dell'individuo. Grazie aila velocità ottenuta, lo shinobi è in grado di fendere con la propria spada, l'aria circostante in modo da creare delle onde d'urto dalla potenza devastante capaci di procurare ingenti danno da taglio. Tali onde d'urto inoltre, possono assumere sembianze di mezzelune, linee rette verticali, orizzontali od oblique o qualsiasi altra forma donabile dall'abilità dello Spadaccino utilizzatore. La potenza dei fendenti creati dipende dal livello "Arte della Spada" posseduto dallo shinobi stesso.
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    Continua pure la descrizione del tuo viaggio. A un certo punto ascolti un lieve tintinnio che non può sfuggire alle tue orecchie. Ti inoltri verso la parte più fitta del bosco e improvvisamente noti un'ombra che scappa via tra gli alberi nascondendosi e insieme ad esso il tintinnio più forte di qualcosa...
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    Narrato
    *Pensato*
    Parlato


    Era una mattina come un'altra per uno dei più giovani esponenti del Clan Uchiha, Suzaku. Ma forse sarebbe stata scocciante e irritante. Aveva da sostenere un esame come sensei, presso l'Accademia in quanto il sensei originario aveva avuto una chiamata urgente dall'Hokage ed era partito in missione. Odiava essere diventato Chunin proprio per questo: fare da insegnante ad una massa di ragazzini spavaldi con sogni irraggiungibili e privi di ciò che è la vera realtà.
    Con passo lento e la mano poggiata alla Chokuto, la sua fedele katana dalla lama corvina, arrivò con circa mezz'ora di ritardo dall'orario stabilito dalla missiva ricevuta il giorno prima, al campo d'addestramento stabilito per l'esame. Ad attenderlo c'era il futuro shinobi che avrebbe dovuto sostenere il test. Era un ragazzino da un viso truce, ma che nascondeva a tratti insicurezza e inesperienza, anche se da quanto aveva letto dal suo fascicolo d'Accademia, doveva trattarsi del migliore del corso.
    *Speriamo non sia un marmocchio pettulante e presuntuoso.*
    Suzaku si arrestò davanti al ragazzino e prese a scrutarlo con i suoi occhi intensi e profondi. Uno sguardo che solo un Uchiha poteva avere. Uno sguardo capace di penetrare le barriere fisiche e psichiche del corpo umano e scrutare gli abissi più oscuri dell'anima.
    Fortunatamente nonostante il breve tempo di avviso della sostituzione del sensei, Suzaku era riuscito a organizzare alcune "piccole prove" facenti parte dell'esame, con cui avrebbe testato diverse abilità del ragazzo: strategia, doti combattive, capacità di agire nell'ombra e tutto quanto serviva per essere uno shinobi della Foglia.
    Mi presento: sono Suzaku Uchiha e per una questione interna dovrò sostituire nell'esame per diventare Genin, il tuo adorato sensei. Ora senza troppi convenevoli, preparati e partiremo con una piccola prova. Dovrai inoltrarti in quel boschetto alle tue spalle e portarmi un oggetto che ho fatto nascondere prima del tuo arrivo. Un oggetto che non ti descriverò, ma di cui ti darò un semplice indizio affinchè tu capisca cosa sia. Ecco prendi.
    Suzaku porse un bigliettino al giovane studente. Al suo interno vi era scritto, con un'orrenda grafia: "Se mi muovo, mi ascolti".
    Questa prova metterà a nudo le tue capacità strategiche, di decifratura di codici ed enigmi generali, ma di semplice comprensione e infine la capacità di recupero in luoghi pericolosi. Per essere Genin e completare semplici missioni come queste, ho bisogno di capire e osservare come agisci. Parti pure quando vuoi, e vedi di non farmi attendere per ore. Addio.
    Suzaku detto ciò si distese sulla soffice erba verdognola del campo d'addestramento e accendendosi una sigaretta, rimase con lo sguardo perso nel vuoto a guardare il cielo limpido e terso che sovrastava Konoha in quella meravigliosa giornata primaverile.

    Ok soul, benvenuto al tuo esame. Adesso per questa prova, comincia ad inoltrarti nel boschetto per cercare di scoprire cosa sia questo oggetto. Non fare tutto in unico post, perchè interverrò successivamente in maniera più o meno diretta per aiutarti a capire come procedere alla ricerca di questo oggetto. Dipende tutto da te e dal livello di postaggio, più mostri le capacità che ti ha descritto il mio pg, prima potremo finire l'esame! Buon divertimento!
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    ingravidale tutte miraccomando!
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    attualmente siamo senza grafici soul, magari qualcuno che se la cava meglio di me con photoshop potrebbe aiutarti!
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    banshetto mio divertiti anche per noi a giocare con lo Hyoton :smoke:
    ci mancherai! facciamo un brindisi a bansho
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    sinceramente non mi convince tanto per un semplice motivo: una sostanza velenosa varia in base alla composizione chimica da cui è costituito e ciò vuol dire che possono esistere veleni capaci di resistere anche ad alte temperature e che quindi non riescono ad "evaporizzare" dal tuo corpo. :smoke:
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    va bien
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    va benissimo per me
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    concordo con le correzioni già fatte! XD (sto leggendo ora questi post, scusate il ritardo XD)
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    mmm sinceramente a me lascia alquanto perplesso stormy xD come ranu penso che non abbia nessun fondamento su cui basarsi, se non sull'esperienza. E con quella puoi giustificare il senso di pericolo percepito, perchè precedentemente hai vissuto in gdr una situazione identica, quindi tecnicamente non ci caschi 2 volte, anche se credo sia una cosa scontata, che capirebbero tutti i ninja. Cmq avete detto che volete prima provarla per vedere in gdr come vada quindi mi accodo :addking:
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    Iridi fluorescenti ocra coloravano i tenebrosi occhi del serpente dalla pelle ruvida al fianco del suo padrone Yamato, mentre un incessante movimento con la lingua biforcuta, faceva intuire all'Anbu che la preda era ormai vicina. Si, la preda era lì dopo tanta attesa e tanto peregrinare, finalmente era giunto il momento di cacciare. Preda. Era una parola che incessantemente riecheggiava nella mente del giovane shinobi, dopo che i sensi percettivi e l'istinto animalesco di un predatore erano entrati a far parte del suo essere fin nel suo più profondo. Sentiva il sangue ribollire nelle vene, un'irrefrenabile voglia di uccidere e di saziarsi dello strazio che costui, povero e sfortunato, avrebbe provato. Gli occhi del ninja di Suna si illuminarono di una luce sinistra, quando notò la sua preda. Era li davanti a lui, sul selciato verdeggiante, guardingo e attento a captare ogni singolo movimento, probabilmente Yamato era stato avvistato prima del previsto e per prevenire pericolose intrusioni nel Paese del Fuoco, la Foglia aveva inviato uno dei ninja più temibili e potenti che aveva a disposizione: Light Mustang Nara. Lo aveva incontrato moltissimo tempo fa, proprio a Konoha, quando Yamato si recò per sostenere l'esame per divenire a tutti gli effetti un Chunin. Di sicuro ora Light non lo avrebbe riconosciuto, il suo aspetto era cambiato, facendosi più "selvaggio". Chissà quali poteri e quali abilità poteva contare adesso dalla sua parte, sarebbe stato un valido avversario e probabilmente la cena non sarebbe arrivata tanto presto per il suo fedele servitore.
    *Bene vediamo come te la cavi dopo tutto questo tempo dominatore dell'ombra!*
    Light era appartenente ai Nara di Konoha, famigerato clan del villaggio dotati del potere di manipolare la propria ombra e di plasmarla a piacimento per intrappolare e uccidere silenziosamente i nemici che gli si paravano di fronte.
    Silenzioso e furtivo, Yamato estrasse dalla parte interna della veste, la sua famigerata katana dalla lama corvina, Zangetsu, la quale ammantava di nero qualsiasi cosa toccasse, come quando la notte occupa il giorno. A quel punto, Yamato, con una sogghignante espressione sul viso, tramutò gli arti inferiori in una lunga coda violacea, espandibile per lunghe distanze e capace di farlo muovere come una vera serpe, letale e silente. Essendo alle spalle del Nara, prese a muoversi repentinamente, ma con impercettibili vibrazioni, coperte anche dallo scrosciare dell'acqua della cascata, anche per l'udito più fine, lungo il bordo rugoso del tronco di faggio che gli aveva offerto un utile nascondiglio. Arrivato a circa mezzo metro dalla sua preda, Yamato sferrò un affondo orizzontale, mirato all'altezza del petto. Zangetsu vibrò nell'aria ad una velocità strabiliante capace quasi di fendere l'aria circostante e puntò dritto il suo obiettivo. Inutile dire quanto quest'offensiva potesse essere mortale. Yamato era riuscito a sposare la velocità inarrestabile donatagli dal Senjustu dei Serpenti con la pericolosità della lama della sua katana a quella stessa velocità, il tutto condito da un movimento leggiadro e furtivo.
    La mente di Yamato era quasi offuscata dalla voglia di veder sgorgare a fiumi sangue vivo del rosso più scarlatto impregnarsi allo scuro marrone del terriccio del suolo e alla fiorente vegetazione sempreverde. Era cambiato da quando era diventato capace di controllare quel potere così imprevedibile e sinistro. La sua anima non era più umana, ma un ibrido tra umanità e puro istinto felino. Istinto. Un'altra parola che era capace di eccitarlo e di renderlo impaziente di catturare le sue ignare prede.
    Sarebbe stato uno scontro all'altezza delle aspettative e questo Yamato lo sapeva con certezza. Di certo lo scontro imminente con lo shinobi della Foglia avrebbe di gran lunga soddisfatto la sua sete incolmabile. Il dado era ormai tratto. Si cominciava a fare sul serio.

    Yamato Kawashime
    Stato Fisico: Eccellente
    Stato Mentale: Eccitato
    Chakra: 850/870
    Equipaggiamento: Kunai (x26) Shuriken (x28) Cartabomba (x17) Fumogeno (x4) Zangetsu
    Armi Utilizzate: //
    Jutsu Utilizzati:
    Arte della Spada (Livello II)
    Il ninja, allenatosi a maneggiare la katana, migliorerà nettamente le sue prestazioni nell'uso di quest'arma. In particolare, il braccio (o le braccia), che impugnano la katana avrà un bouns in agilità e destrezza del 50%, rendendo i movimenti complessivamente più fluidi e armoniosi. Inoltre, la precisione dei colpi sarà aumentata del 60%, facendo si che il ninja, raramente, manchi il bersaglio.
    Si potranno inventare tecniche derivate dall'uso della spada (Kenjutsu), massimo di Livello A.

    Movimento della serpe [Derivata dal Senjustu dei Serpenti]
    Tipo: Hebiton
    Descrizione: Il ninja con questa tecnica unisce le gambe formando una sinuosa coda nera, grazie alla quale potrà compiere un solo movimento strisciando molto velocemente in un massimo di 20 metri, al termine del quale la coda si ritramuterà in un paio di gambe normali. Utile per attaccare di sprovvista l'avversario. Il movimento possiederà una velocità aumentata del 50%.
    Livello: B
    Costo: 20

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    CITAZIONE
    Se Bansho è fra gli Admin... :smoke:

    :addking:

    Benvenuto e piacere di conoscerti! :sole:
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    Narrato
    *Pensato*
    Parlato


    Considerevole era oramai il tempo passato da quando Suna aveva gettato le basi per un nuovo ordine mondiale, grazie a Eiji Okuda. Da allora, Yamato, divenuto il più grande ninja medico al mondo, aveva subito forti cambiamenti nella sua vita. Aveva costituito l'ordine della Kensaku no Fushi, era entrato in possesso di justu proibiti e ora poteva contare anche sull'utilizzo di una delle Innate più devastanti in assoluto: il Mokuton. Ricordava sempre con piacere la volta in cui, durante un semplice giro di perlustrazione, era riuscito a scovare uno dei laboratori segreti di Konoha e a trafugare le preziose cellule del Primo Hokage, Hashirama. Il potente Clan Senju sembrava oramai essersi estinto dalla faccia della terra e per Konoha questo doveva essere un enorme problema, in quanto la sua forza militare, seppur invidiabile, ne aveva fortemente risentito. Così probabilmente l'Hokage aveva deciso di finanziare delle ricerche sulla possibilità di trapiantare i pochi campioni di cellule di Hashirama rimasti per rinfoltire la stirpe dei Senju. Tutto invano. Nessun medico o ricercatore era in grado di raggiungere i livelli supremi e segreti di conoscenza di Yamato. Livelli che consentirono al Serpente Bianco di trapiantarsi con estremo successo gli organismi citologici rinvenuti.
    Sento il potere fluire in me come non mai. Ho sbloccato una fonte di potere innarestabile e inesauribile, ora il mondo ninja dovrà temere non solo le mie ricerche, ma anche i miei nuovi poteri combattivi.
    Una fragorosa e sinistra risata si disperse nella piccola radura al confine del Villaggio di Oto. Un discreta vegetazione l'attorniava e il rumore incessante di una cascata copriva i segnali di vita animaleschi quotidiani. Il sole era alto e si rifletteva nello specchio d'acqua con estrema lucentezza e delicatezza.
    Yamato, con gli arti inferiori mutatu in un corpo di serpente, sfrecciava ad alta velocità nel boschetto di antiche quercie e faggi, in cerca di qualcosa che potesse attirare la sua attenzione. Non era alla ricerca di possibili ispirazioni per le sue ricerche mediche, nè tantomeno di laboratori da distruggere nell'ombra. Aveva solo voglia di incontrare qualcuno e testare i suoi nuovi poteri, successivamente si sarebbe dedicato alla ricerca del corpo del vecchio Kazekage per metterlo segretamente a servizio dell'Ouka tramite la Resurrezione Impura dell'Edo Tensei. Nessuno poteva pensare di sfuggire a quella tecnica proibita, poichè bastava un semplice frammento di DNA per permettere al Djin di fare ciò che voleva. Dijin. Era questo il nome che gli si stava attribuendo a Suna per i risultati strabilianti ottenuti nei suoi esperimenti, ovvero il "Genio", ma un era un appellativo che odiava perchè l'ultimo dentore di tal nome era proprio il vecchio Kazekage Soichiro Takeda.
    Improvvisamente, mentre Yamato era assorto nei suoi pensieri, si attivò una delle sue abilità passive, la Percezione Termica, capace di rilevare qualsiasi organismo vitale dotato della possibilità di emettere calore nell'ambiente esterno, proprio come i serpenti quando capiscono di aver nelle vicinanze una loro preda. Si, una preda. Era questo ciò che desiderava in quel momento l'Anbu di Suna; una preda per assaporare le sue nuove abilità. Senza perdere l'occasione decise prima di scoprire di chi si trattasse e cercò un nascondiglio a debita distanza dal percorso che stava seguendo la preda. Notò un possente albero, una quercia secolare, che offriva a circa cinque metri dal terreno un'insenatura nella parte destra del tronco, ottima per rifugiarsi dalla vista del passante. Avrebbe deciso di attaccare solo se si fosse trattato di uno shinobi degno di tale nome, magari un Jounin o un Anbu di una regione vicina. Anzi no, non lo avrebbe fatto. Avrebbe attaccato comunque chiunque fosse passato di lì. La voglia di provare il nuovo potere era troppo forte e il sangue nelle vene ribolliva ardentemente come fiamme vive e cremisi.
    Il mantello corvino gli ricopriva interamente il corpo viscido e coriaceo, mentre un cappuccio della stessa sfumatura cromatica nascondeva a malapena le giallognole iridi verticali, le quali scintillavano di una luce minacciosa. Un serpente violaceo dalle sfumature verdognole fuoriusciva dalla parte posteriore della veste, come una vera e propria coda, dotata di vita propria, che Yamato stava accarezzando con la mano squamosa in attesa che la preda si mostrasse.
    Calma amico mio, tra poco avrai la tua cena. Abbiamo atteso troppo a lungo, ora è giunto il momento di divertirsi un po'.



    Yamato Kawashime
    Stato Fisico: Eccellente
    Stato Mentale: Eccitato
    Chakra: 870/870
    Equipaggiamento: Kunai (x26) Shuriken (x28) Cartabomba (x17) Fumogeno (x4) Zangetsu
    Armi Utilizzate: //
    Jutsu Utilizzati:
    Percezione Termica (Personale)
    Particolare abilità che deriva dal Senjustu dei Serpenti. Il ninja, poichè ha adottato determinate caratteristiche decisamente simili a quelle di questi rettili, è in grado di percepire fonti di calore derivanti dalla temperatura di un corpo vivente, grazie ad alcuni recettori presenti negli occhi giallognoli, in modo da determinare la posizione di eventuali nemici. Ciò è possibile per un raggio ristretto pari a circa venti metri. Lo shinobi può distinguere in tal modo corpi veri da illusioni, ma non può capire se si tratta di un Kage Bushin o di un corpo originale, poichè anche le copie, essendo corporee, possiedono una certa capacità termica identificabile da questo senso serpentesco.

1413 replies since 10/2/2006
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